
Il parquet è un tipo di pavimento molto amato non solo per la sua bellezza estetica unica, che sprigiona eleganza e raffinatezza in ogni ambiente, ma anche per la sua rinomata resistenza. Il parquet, infatti, è un materiale molto robusto, caratterizzato da una durevolezza molto lunga nel tempo. Infatti, solitamente un pavimento in parquet dura in media per circa venti o trenta anni senza bisogno di grandi interventi eccezionali.
Questa straordinaria qualità del parquet è dovuta alle qualità del materiale di base di cui è composto: il legno. Il legno, però, è anche un elemento fragile, sensibile, in quanto è un elemento organico, “vivo”. Questo vuol dire che se si vuole un parquet che duri a lungo nel tempo, è fondamentale averne cura. Soprattutto si deve fare attenzione a due elementi che sono molto dannosi per il parquet: l’acqua e l’umidità.
A causa di acqua e umidità il vostro parquet potrebbe rischiare di danneggiarsi in modo gravoso: infatti, quando il parquet sta a contatto prolungato con dell’acqua oppure è stato installato in ambienti molto umidi, i listelli di legno tendono a gonfiarsi fino a fuoriuscire dalla loro posizione. Solitamente, purtroppo, l’unico modo per risolvere il problema è sostituire da zero i listelli danneggiati, operazione che richiede tempo e soldi.
Per evitare che ciò accada è fondamentale stare molto attenti a non bagnare il parquet e a non installarlo in ambienti troppo umidi; nel caso in cui dell’acqua caschi sul parquet è fondamentale affrettarsi ad asciugare il tutto. Come si sa, però, i piccoli incidenti domestici succedono in tutte le case, anche a chi fa il massimo dell’attenzione.
Per prevenire questi problemi causati da acqua e umidità si può scegliere di installare un parquet che sia particolarmente resistente a questi due elementi. In questo articolo vediamo la classifica di qual è il parquet più resistente all’acqua.
Qual è il parquet più resistente all'acqua?
Quando si parla di parquet resistente all’acqua, in cima alla classifica si trova sempre il teak: questo tipo di legno si distingue dagli altri per la presenza di olii e resine che rendono le sue fibre di legno meno porose e quindi più resistenti all’acqua. Un discorso molto simile si può fare per un altro tipo di legno esotico, ovvero l’iroko, anch’esso molto apprezzato per la sua resistenza all’acqua. Per questo motivo, infatti, l’iroko viene spesso utilizzato per la pavimentazione di ambienti esterni, dove sono presenti piscine o altre fonti d’acqua e dove il parquet è soggetto alle intemperie climatiche.
Oggigiorno, però, nel settore dei parquet resistenti all’acqua c’è una novità che si fa sempre più spazio: il bamboo. Sebbene il bamboo non sia tecnicamente un albero di legno ma una pianta, l’aspetto estetico del pavimento fatto in bamboo è molto simile al tradizionale pavimento in legno e per questo si parla di parquet.
Oltre all’aspetto estetico e alla sua elevata resistenza all’acqua, un altro punto positivo importante del pavimento in bamboo è che è molto più economico rispetto al classico parquet. Per tutti questi motivi il parquet in bamboo è una novità sempre più apprezzata sul mercato italiano.
Per chi ha bisogno di un parquet da esterni, da installare vicino a piscine o altre, si consiglia vivamente di scegliere fra questi tipi di parquet e, inoltre, di richiedere che i listelli siano trattati con rifiniture ad hoc. Esistono, infatti, dei prodotti chimici idrorepellenti con cui possono essere effettuate le rifiniture del parquet: in questo modo si avrà un pavimento in legno per esterni davvero resistente all’acqua, soprattutto all’usura dovuta agli agenti atmosferici.
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